Nell’era digitale il tradizionale bollettino aziendale si è trasformato in newsletter. Le aziende erano solite mandare un bollettino cartaceo con notizie fresche per tenere vivo il contatto con la propria clientela. Era un’ottima occasione per proporre nuovi prodotti e sconti esclusivi per gli abbonati.
Oggi tutto questo si è trasformato in una newsletter digitale, una semplice mail costruita ad hoc per ricordare all’utente la costante attività dell’azienda, le sue promozioni e i nuovi prodotti.
È uno strumento di marketing potentissimo, che deve essere usato con astuzia e parsimonia.
Una caratteristica della newsletter è la frequenza di invio; in base al target a cui ci si riferisce e al settore in cui si opera, nella strategia di marketing viene definita la frequenza con cui deve essere spedita agli utenti. Non deve essere troppo frequente per non infastidire i clienti, ma neanche troppo dilazionata nel tempo perché chi la riceve potrebbe perdere interesse.
Deve avere un linguaggio tarato sul target ed esprimere i concetti in modo chiaro e semplice. L’utente medio ha poca voglia di perdere tempo per leggere una mail promozionale, il tempo medio necessario per capire se le newsletter interessa è di circa 5 secondi. In questo breve intervallo bisogna cogliere la attenzione del lettore e convincerlo a proseguire fino in fondo. La lettura non può protrarsi per più di un minuto e mezzo circa. È necessario inserire testi accattivanti e seguire una gerarchia visiva che orienti chi legge senza farlo distrarre.
È davvero una sfida, ma con i giusti accorgimenti è possibile uscirne vincitori.
Tutti gli utenti che ricevono la newsletter vengono profilati e devono aver dato il loro consenso in precedenza secondo le regole del GDPR. In questo modo è possibile personalizzare le newsletter da inviare e spedirle solo agli interessati. Ciò permette di avere un indice di lettura più alto e una probabilità di successo maggiore.
Un elemento che genera fiducia nel lettore è il link per la disiscrizione, solitamente posto in piccolo e in calce alla newsletter. L’utente sa che può interrompere la catena di ricezione delle mail in qualsiasi momento, non si sente intrappolato o ingannato da chi vuole comunicare con lui.
In una newsletter non può mancare il tasto di call to action (chiamata all’azione), cioè la finalità per cui è stata inviata la mail. Può permettere all’utente di andare nel sito aziendale per effettuare un acquisto, vedere un prodotto, leggere un articolo del blog o richiedere informazioni.
La newsletter è un componente importante in una strategia di marketing perché è economica, infatti esistono piattaforme che hanno semplici metodi di composizione e permettono l’invio fino a 300 mail al giorno gratuitamente.
Per concludere, la newsletter è uno strumento misurabile perché è possibile verificare quante mail sono state inviate, quante lette e quanti link tra quelli inseriti nel messaggio sono stati cliccati.
Insomma un azienda non può farne a meno!
Se vuoi un aiuto per iniziare a spedire newsletter ai tuoi clienti, contattami: isabella.girola@gmail.com
Fonti:
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