Cos’è la Gestalt nel mondo del design
La Gestalt (gheshtalt) è una corrente psicologica che si sviluppò all’inizio del ‘900, in Germania. È nata per studiare la percezione delle forme e l’esperienza.
Secondo questa corrente di pensiero l’uomo interpreta il mondo circostante identificando le forme con schemi scelti per imitazione, apprendimento e condivisione; attraverso simili processi si organizzano sia la percezione che il pensiero e la sensazione.
La teoria della corrente Gestalt è riassunta nella frase
Un esempio per spiegare questa teoria è che se guardate questa immagine
Vedete una linea tratteggiata e non dei singoli segmenti, perché tendiamo a dare un significato a ciò che vediamo.
La teoria della Gestalt in ambito psicologico è ormai superata, ma nel campo della comunicazione visiva ha avuto un discreto sviluppo ed è ancora utilizzata.
Vediamo come.
La gestalt e i suoi principi
Basandosi sulla percezione umana degli oggetti, è possibile sfruttare i principi della Gestalt per realizzare immagini o loghi molto interessanti.
Analizziamo ciascun principio.
Principio della vicinanza
il principio della vicinanza, il quale afferma che all’interno di una composizione o di un’immagine, gli elementi vicini tra loro vengono percepiti come un elemento unitario.
Vediamo un esempio.
Disegno nove cerchi, se li dispongo in ordine sparso vengono percepiti come nove cerchi, se li raggruppo per tre vengono visti come tre righe e se li dispongo in tre per tre colonne sembrano un quadrato, ma sono sempre dei cerchi!
Un esempio nel mondo della grafica è il logo di unilever, azienda multinazionale che opera in svariati settori. Utlizzando un simbolo per ciascun settore è stata ricomposta l’iniziale U.
Un secondo esempio è il logo di IBM, pilastro del settore informatico: un serie di righe parallele forma il nome dell’azienda.
Principio della somiglianza
Questo principio afferma che all’interno di una composizione o di un’immagine, gli elementi simili tra loro vengono raggruppati e percepiti come un elemento unitario. La somiglianza può essere data dalla forma, dal colore, dalla dimensione o dalla posizione.
Il nostro cervello tende a raggruppare elementi con caratteristiche simili tra loro.
Riprendiamo i nostri nove cerchi, se ne coloriamo 6 di un colore e i restanti di un altro vediamo delle righe, ma in realtà sono sempre solo cerchi.
Principio del destino comune
Per il principio del destino comune gli elementi con un movimento uguale tra loro e diverso dagli altri, vengono raggruppati.
L’immagine qui sotto ne è un esempio. sembra che la linea rosa si intrecci in quelle marroni, ma in realtà sono solo segmenti colorati. Il nostro cervello viene ingannato perché sovrappone ciò che vede a ciò che conosce.
Un esempio di logo che sfrutta questo principio è quello di woolmark: sono una serie di linee che sembrano intrecciarsi e fanno pensare ad un gomitolo di lana
Principio di continuità
Questo principio è molto simile al precedente, ma qui si specifica che gli elementi vengono uniti secondo la loro direzione.
Quest’immagine viene percepita come due linee curve che si incrociano, ma potrebbero essere quattro linee distinte che si toccano in un punto
Principio dell’esperienza passata
Secondo questo principio, l’esperienza modella la nostra percezione, quindi degli elementi separati, se messi vicini, possono essere interpretati come una forma conosciuta
Come esempio vi mostro questa serie di linee spezzate che, se allineate nel modo corretto, ricordano la lettera E.
Nel mondo della comunicazione visiva vi sono moltissimi esempi. Cito per l’occasione il logo dell’NBA.
Vi riporto anche questa pubblicità di coca cola, pubblicata nel 2013, sembra che le bottiglie seguano una linea curva, sembra che siano in prospettiva e ci ricordano un sorriso a 32 denti. In realtà sono solo silhouette bianche di bottiglie di coca cola di varie dimensioni disposte in fila.
Principio di chiusura o completamento
Il principio di chiusura o completamento spiega come il cervello umano tende a percepire forme chiuse anche se in realtà sono aperte, diciamo che si immagina ciò che manca per far assomigliare la forma a qualcosa che già conosciamo.
Per esempio, se si mostro questa immagine, quanti triangoli vedete?
In realtà non ce n’è nessuno, è solo un inganno del vostro cervello!
Questo principio della gestalt è stato utilizzato per il logo del WWF, perché nella figura del panda i contorni non sono disegnati, ma il nostro occhio li vede e il nostro cervello li immagina.
Principio di Figura/Sfondo
Il principio di figura è quello più sfruttato nel mondo del design. Sicuramente almeno una volta tutti abbiamo visto una di queste figure che propongono due soggetti diversi contemporaneamente.
Vi segnalo come esempio dal mondo del design il logo dello zoo di Pittsbrun. Nell’albero si possono vedere la sagoma di un gorilla e di una leonessa.
E le fotografie?
Gli stessi principi che abbiamo visto finora della Gestalt possono essere applicati anche nella fotografia.
Ecco alcuni esempi:
Noma Bar
Per scrivere questo articolo, ho fatto molte ricerche. Mi sono imbattuta in Nome Bar, artista straordinario che crea illustrazioni seguendo le regole della gestalt. Vi mostro alcuni dei suoi lavori.
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