Nell’articolo precedente ho parlato della differenza tra font serif e sans serif; oggi voglio raccontare la storia di uno dei font più usati nel mondo pubblicitario: Helvetica

Come le persone, anche i font hanno una loro storia, piena di vicende e fatti, ciò li rendono affascinanti e tutti da scoprire, proprio come un romanzo.

Scopriamo insieme il font Helvetica!

1957: la nascita di Neue Haas Grotesk

La fonderia tipografica svizzera Haas’sche Schriftgiesserei entra in crisi per il successo del carattere Akzidenz Grotesk, ideato dalla stamperia concorrente H.Berthold AG.

Il titolare, Eduard Hoffmann, cerca di risollevarne le sorti dando l’incarico a Max Miedinger di ideare un nuovo set di caratteri, ispirato al design dei font Grotesk già in commercio.

Miedinger disegna un font sans serif molto semplice e lineare, ma che piace subito e dà una svolta alla tipografia. Lo chiama Neue Haas Grotesk.

La sua caratteristica principale è che la quantità di bianco che circonda le lettere, definito come spazio negativo, ha lo stesso peso del corpo delle stesse lettere. Un equilibrio perfetto!
All’interno della lettera A minuscola, lo spazio negativo ha la forma di una lacrima quasi a significare la crisi aziendale che è stata superata con l’invenzione di questo font. Un’altra caratteristica è che si sviluppa solo in orizzontale o in verticale, ma mai in diagonale.

Questo suo aspetto neutro ed equilibrato lo rende il font adatto a comunicare qualsiasi messaggio pubblicitario perché non toglie l’attenzione dall’immagine a cui viene affiancato.

1961: lo sbarco negli Stati Uniti

Mike Parker, diventa direttore della Mergenthaler Linotype Company, azienda americana che commercializza la macchina tipografica Lynotype, la prima a consentire la composizione automatica delle linee di caratteri finora realizzate manualmente.  Uno dei suoi primi progetti è acquistare il font Neue Haas Grotesk. Lo fa revisionare ed ampliare da Arthur Ritzel e il font viene ribattezzato con il nome di Helvetica, dal latino Helvetia(Svizzera), per le sue origini d’oltralpe.

1984: Apple e la grafica digitale

Negli anni il mondo digitale ha iniziato a prendere piede e Steve Job rivoluziona il modo di fare grafica lanciando sul mercato il Machintosh; il font base utilizzato è proprio Helvetica.

1989: un successo senza confini

Il font Helvetica continua a piacere e mantiene la sua compatibilità per qualsiasi occasione, tanto che Massimo Vignelli lo sceglie come carattere ufficiale della segnaletica della metropolitana di New York, mappe comprese.

Più avanti, partendo dal font Helvetica, Bob Noorda darà forma ad un nuovo font, chiamato con ilnome del suo inventore, che verrà utilizzato per la segnaletica della metropolitana di Milano.

2007: 50 anni e non sentirli

Nel 2007 viene allestita una mostra al Museum of Modern Art di New York per celebrare il mezzo secolo di vita di Helvetica.

Oggi: quali marchi oggi utilizzano il Helvetica?

Vi riporto i loghi di alcune marche che hanno utilizzato questo font.

bmw
post-it
jeep


Se l’articolo vi ha incuriosito, vi consiglio di guardare anche il documentario Helvetica di Gary Hustwit che racconta la storia di questo font.

Fonti
www.creativemind.academy
www.identifont.com
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